Massimo Andrea Zambello nasce a Rovigo nel 2000. Dopo aver frequentato il Liceo Artistico Celio Roccati di Rovigo, si diploma in Grafica nel 2021 e, nello stesso anno, inizia il triennio di Grafica d’Arte presso l’Accademia di Belle Arti di Venezia.

La sua ricerca artistica si concentra su una rappresentazione distorta della realtà, filtrata attraverso la narrazione del corpo e le suggestioni di un immaginario onirico. La sua opera si caratterizza per la ricorrenza di elementi come armi, armature e altre protesi o estensioni del corpo, ridotti a un minimo comune denominatore. Attraverso queste immagini, Zambello esplora le diverse declinazioni del corpo, inteso anche come identità, nella vita quotidiana.

Un tema centrale del suo lavoro è l’autoritratto, che si discosta da questa visione per orientarsi verso un’elaborazione distorta e deformata della forma umana. Tale studio mira a creare una visione della vita che evolva dalla dimensione interiore verso un’estensione esterna, in un percorso ascensionale. La non conformità corporea emerge come il punto di rottura che rivela la fisicità dell’esperienza umana, spaziando dall’orrore alla disforia di genere, dalla stranezza al transumanesimo.