All’interno del cosmo, caos e ordine si intrecciano indissolubilmente, due forze opposte e complementari che garantiscono il ciclo della vita e della morte su ogni mondo. Le farfalle offrono una visione di un luogo in cui il caos ha prevalso, un regno dove frammenti di pianeti, rocce e forme di vita collidono, si frantumano e si annientano a vicenda. In questo scenario, le farfalle volano silenziose tra i detriti, incessanti, immerse in un perpetuo stato di iper-volo. Creature che un tempo incarnavano la grazia della primavera e dell’estate ora si perdono senza meta in una landa fredda e desolata.
Anche l’essere umano è, in qualche modo, come queste farfalle. Continuamente immerso in sogni ad occhi aperti, fatica a confrontarsi con la realtà, muovendosi incessantemente all’interno di una società votata all’iper-produttività. Nel frattempo, il mondo intorno a lui si richiude lentamente su sé stesso, implodendo silenziosamente, fuori dalla sua portata e dai suoi sguardi distratti.