Senza titolo
Giulia Pittaro
Lavis e acquaforte su lastra di zinco
Dimensione foglio: 70x50cm
Dimensione matrice: 50×35 cm
Anno 2023.
Descrizione
L’opera è priva di titolo, poiché già carica della complessità e della potenza della scrittura al suo interno. Questa scrittura fa parte del “diario di pagine zincate” dell’artista, che gioca sulla specularità tra matrice e stampa per scegliere quali parole rendere visibili o celate. Una caratteristica curiosa sono i fori laterali della carta meccanografica, la stessa su cui Giulia disegnava da bambina. La pagina si presenta come una mappa dell’albero genealogico familiare, su cui si sovrappongono intensi neri e schegge di un’esplosione simbolica, insieme a un augurio: tre poesie di liberazione, scritte in momenti chiave di un processo di smantellamento dei condizionamenti familiari. Questi vincoli, imposti su modi di essere, vestire, pensare e apparire, vengono affrontati attraverso la ripetizione di pattern e nomi all’interno della genealogia familiare.
L’opera analizza traumi generazionali, violenza verbale, fisica e psicologica, nonché manipolazioni, attraverso la presenza di elementi archetipici, come i tarocchi, che l’artista ha sognato più volte come simboli di buon auspicio. La Torre rappresenta un cambiamento improvviso e radicale, mentre la Stella agisce come guida cosmica e protettrice durante un importante processo di trasformazione. Questo cambiamento coincide con il trasferimento dell’artista e il suo distacco dalla famiglia, avvenuto in circostanze di dolore e precarietà, segnando un salto nel vuoto dettato dalla necessità di sopravvivere, ma affrontato con coraggio e amore per conquistare la libertà.
L’opera si configura dunque come una mappa onirica e una potente riflessione sul coraggio di abbandonare il passato per abbracciare una nuova libertà.
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